Le rocce del nuovo tratto sono costituite nella parte superiore da una fitta alternanza di calcareniti grigiastre (20-40 cm), di straterelli più sottili, più teneri e chiari, e poi da spessi banconi (fino a 20 metri) stratificati di calcareniti dure e grigiastre, talora fossilifere, con macrofaune a lamellibranchi , gasteropodi, echinidi, brizoi, alghe e coralli.
Nella parte inferiore segue un'alternanza calcareo-marnosa, giallastra e più fossilifera.Si tratta della formazione Palazzolo, con microfaune del Miocene medio-superiore (Tortoniano), che costituisce una vasta copertura carbonatica fittamente fagliata e fratturata, superiormente carsificata e inclinata debolmente verso est, lungo la prima parte del secondo tratto, quasi rettilineo e con lievi ondulazioni, sono distribuite delle sorgenti che sono poste al contatto della parte inferiore impermeabile con quella superiore permeabile. Alcune di queste sorgenti servivano a rifornire il treno a vapore della soppressa 🚩ferrovia Siracusa-Vizzini.
Dopo una grande doppia ansa si giunge al ponte di Cassaro-Ferla . Le alluvioni del fiume, che si trovano terrazzate anche lungo i fianchi, sono costituite da matrice limoso-sabbiosa con ghiaie e prevalenza di grossi ciottoli che con varie dimensioni arrivano fino a dei grossi massi con composizione carbonatica o vulcanitica, come le rocce incise più a monte. Tali depositi testimoniano la grande forza di trasporto del fiume durante le piene e i vari livelli raggiunti nel tempo, evidenziati dalle incisioni che si notano lungo le pareti .Dopo una serie di grandi e stretti meandri, presso contrada Giambra, si trova il più imponente degli insediamenti preistorici della valle: la necropoli di Pantalica con il suo alveare di migliaia di tombe .
Sono inoltre note, in questa come in altre zone, delle suggestive grotte di prevalente origine carsica come quella detta Trovata dei Pipistrelli, ricche di stalattiti, stalagmiti e concrezioni varie. Dopo circa 3 km si arriva in contrada Fusco a Sud-Est di Sortino dove affiorano, frammiste ai calcari e in un`area intensamente fagliata, delle vulcaniti già presenti in deboli livelli a Pantalica. A Sud, in contrada Saramenzano, tutto il complesso è ricoperto da una alternanza di calcari brecciati e lenti marnose ricca di fossili .
Salvatore Quasimodo vi trascorse tante delle sue giornate passeggiando tra i viottoli scoscesi ; L'Anapo ha ispirato queste rime:
Alle sponde odo l’acqua colomba, Ànapo mio; nella memoria geme
al suo cordoglio uno stormire altissimo.
Sale soavemente a riva, dopo il gioco coi numi,
un corpo adolescente: mutevole ha il volto,
su una tibia al moto della luce rigonfia un grumo vegetale.
Chino ai profondi lieviti ripatisce ogni fase,
in sé ha la morte in nuziale germe.
‒ Che hai tu fatto delle maree del sangue, Signore? ‒ Ciclo di ritorni
vano sulla sua carne, la notte e il flutto delle stelle.
Ride umano sterile sostanza In fresco oblio disceso
nel buio d’erbe giace: l’amata è un’ombra e origlia
nella sua costola. Mansueti animali,
le pupille d’aria, bevono in sogno.
Salvatore Quasimodo, “Ed è subito sera”, Milano, Mondadori, 1942