ERE GEOLOGICHE
Chi si occupa della lunga storia del nostro pianeta, vale a dire delle ere geologiche, intraprende un viaggio avventuroso nel tempo e nello spazio. Per un geologo, una montagna non è solo un massiccio di pietra,sia pure ornato di boschi e prati, dalla cui cima si gode un bel panorama: è un corpo che ha avuto una vita travagliata e complessa, è un'entità che ancor oggi vive. La lunga storia della Terra può essere suddivisa in unità cronologiche, ovvero in intervalli di tempo convenzionali i cui limiti corrispondono ad avvenimenti geologici o paleontologici particolarmente importanti, quali fenomeni orogenetici o variazioni della vita animale o vegetale. Gli intervalli di tempo sono chiamati Ere.
🚩🚩per approfondimenti
milioni di anni
4500 Nasce la Terra
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3500 ARCHEOZOICO
🚩🚩primi organismi unicellulari
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570 PALEOZOICO 🚩🚩esplosione della vita
480 🚩🚩Trilobiti
250 🚩🚩estinzione di massa
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225 MESOZOICO 🚩🚩La Pangea video
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65 CENOZOICO 🚩🚩estinzione dei dinosauri
53 🚩🚩I mammiferi
30 🚩🚩scimmie antropomorfe
26 🚩🚩I primati Ramapithecus
7 🚩 australopithecus africanus
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2 NEOZOICO 🚩🚩Homo habilis
0,6 🚩🚩Le Glaciazioni
0,5 🚩🚩Homo erectus
0,3 🚩🚩Homo Neanderthal
0,1 🚩🚩Homo Sapiens
milioni di anniPaleolitico in Sicilia:
- Grotte Addaura (PA)
- Grotta San Teodoro (ME)
- Grotta Spinagallo (SR)
- Grotte di Pantalica (SR)
Neolitico in Sicilia:
- ETA' del RAME (6000-3300 a.C.) -->🚩civiltà di Stentinello
- ETA' del BRONZO (3300–1200 a.C.):
>Antica età del bronzo(3300–2000 a.C.) -->🚩civiltà di Castelluccio
>Media età del bronzo (2000–1550 a.C.) -->🚩civiltà di Thapsos
>Tarda età del bronzo (1550–1200 a.C.) -->🚩civiltà di Pantalica
- ETA' del FERRO (dal 1200 a.C.) -->🚩civiltà di Cassibile e di Pantalica Sud
Il mar Mediterraneo
Se fossimo vissuti circa 6 milioni di anni fa, il Mar Mediterraneo ci sarebbe apparso in modo molto diverso da come è oggi. Infatti, il lento avvicinamento e la conseguente collisione delle placche europea e africana, produsse la chiusura dello stretto di Gibilterra. Il Mediterraneo divenne un mare chiuso, soggetto ad una intensa evaporazione che determinò un abbassamento del livello delle acque con la conseguente emersione di vaste aree. Ampie zone del mediterraneo si presentavano come una valle profonda e arida ricoperta da spessi strati di sale sul fondale. Questa fase viene chiamata dai geologi crisi di salinità del Messiniano durante il quale il Mediterraneo si è prosciugato quasi completamente, divenendo un enorme lago salato(vedi fig. in fondo).
Sono state elaborate diverse teorie sulle cause della crisi di salinità del Messiniano. La prima teoria si basava sulla tettonica a placche: il movimento della africana, e della placca arabica e euroasiatica portò all’isolamento del Mediterraneo. In seguito, altri ricercatori proposero una nuova ipotesi, secondo cui la chiusura dello stretto di Gibilterra era dovuta all’abbassamento del livello del mare in seguito all’aumento della calotta glaciale antartica. Un’ altra teoria spiegava questo evento come effetto di una combinazione di movimenti tettonici e dell’aumento dei ghiacci. Tuttavia, finora nessuna di queste ipotesi era stata dimostrata in modo concreto.
Uno studio del 2015 pubblicato sulla rivista Nature (🚩nature.com/articles/ncomms9765), ha fornito una nuova convincente teoria. Questo studio fornisce la prima prova geologica del legame tra espansione dei ghiacci antartici e la crisi messiniana, grazie allo studio di 60 carotaggi di sedimenti ricavati da varie campagne di perforazione intorno all’Antartide. Inoltre è stato usato un modello computerizzato per simulare la crescita della coltre glaciale antartica, per vedere quale impatto potesse avere quella crescita, oltre all’ abbassamento del livello del mare. La simulazione ha dato risultati interessanti tra i quali che, con l’evaporazione del Mediterraneo, la crosta terrestre intorno allo Stretto di Gibilterra iniziò ad alzarsi, per la mancanza del peso sovrastante dell’acqua. Questa situazione durò fin quando la crosta non comincio a rilassarsi e la calotta antartica si sciolse
Lo stretto di Gibilterra si riaprì all’inizio del Pliocene, le acque dell’Atlantico si riversarono in grande quantità nel bacino del mediterraneo.Questo fenomeno, chiamato “alluvione zancleana“, durò relativamente poco (poche centinaia o migliaia di anni). Infatti le evidenze geologiche (ad esempio la formazione dei Trubi), indicano la presenza di sedimenti marini profondi con microfossili, che vivevano ad una elevata profondità, immediatamente sopra i depositi messiniani. L’apertura dello stretto di Gibilterra dovrebbe essere avvenuta quindi molto rapidamente (in termini geologici). Di tutti questi eventi oggi ci restano imponenti sequenze evaporitiche in tutta l'area del mediterraneo; in particolare, nella Sicilia sud-orientale, abbiamo gli affioramenti di gessi messiniani nei pressi di Licodia Eubea o anche gli spettacolari depositi di salgemma della miniera di Realmonte, in provincia di Agrigento.
la miniera di Realmonte
E in questo "scenario" di grandiosi fenomeni naturali i primi ominidi camminavano già in posizione eretta e l'uso delle mani stimolava la loro intelligenza in un anello di azione-reazione....E in questo "scenario" di grandiosi fenomeni naturali -oggetto della GEOLOGIA-cominciava a lasciare traccia l' HOMO, oggetto e soggetto della PROTOSTORIA prima e della STORIA poi.
Il Mediterraneo quando raggiunse il picco massimo di essiccamento.
per saperne di più:
- storia geologica d'Italia Michele Pregliasco
- Geologia della Sicilia Lentini, Carbone
- la formazione gessoso-solfifera in Sicilia