La Civiltà di Cassibile

La Necropoli del Cassibile è ubicata presso la Contrada Cugno Croce e il versante settentrionale della Cava Grande del Cassibile (territorio di Avola). Essa, con le sue 2000 tombe, è la seconda Necropoli di epoca sicula più importante dopo quella di Pantalica. Si presenta formata da grotte naturali o a grotticella artificiale che si affacciano su pareti a strapiombo del Cugno Croce. E' un periodo di forte progresso tecnologico, nel quale l'uso del bronzo è già largamente diffuso, non solo nell'armamento, ma anche in tutte le manifestazioni della vita quotidiana. Nella ceramica incomincia a diffondersi l'uso del tornio.

foto sotto: i Ddieri di Cassibile

cassibile

Lo storico greco Tucidide pone l'inizio di questa età intorno al 1030 a. C. Il fatto più singolare, nel panorama offertoci dalla Sicilia orientale nel periodo fra la metà dell'XI e la metà del IX secolo a. C., è che Pantalica vi è, stranamente, pressoché assente. Di fronte alle diverse centinaia di tombe esplorate nelle diverse necropoli di Pantalica riferibili al periodo precedente o al periodo seguente, i corredi tombali attribuibili a questo periodo sono rarissimi. Si deve quindi supporre per questa età una temporanea eclissi di Pantalica durata almeno un secolo e mezzo. Pantalica tornerà invece a rifiorire, e ad essere di gran lunga il maggiore centro abitato della Sicilia orientale nell'età successiva, a partire dal IX secolo a. C. , nella fase culturale che possiamo denominare di 🚩Pantalica Sud.

Sfruttando il naturale sito, difeso dalle inaccessibili pareti a strapiombo della cava e la vicinanza dell’acqua, i Siculi, primi abitatori che si conoscono di questo stupendo luogo, vi hanno costruito due villaggi rupestri chiamati ddieri , due veri nidi d'aquila, ancora oggi difficili da raggiungere divenuti ormai parte del paesaggio. Ddieri deriva dall'arabo Dar = casa .

Si conoscono almeno due villaggi rupestri, quello settentrionale che si nota subito appena ci si affaccia dal belvedere, e quello meridionale, quasi di fronte. Il primo risale ai secoli X-XI a.C., secondo per suggestione solo a Pantalica, in cui si trovano centinaia di tombe a grotticella e gli ipogei paleocristiani scavati nelle pareti in posizioni incredibili, disposti uno a fianco dell'altro, su ben sei differenti livelli paralleli. Quello meridionale, non meno suggestivo del primo è situato alla sinistra del belvedere, e richiede per una visita un secondo itinerario.

Infine lungo il percorso del fiume si notano molteplici tombe scavate nella roccia. Le tombe sono quasi tutte a grotticella, a pianta rettangolare o ellittica, con breve corridoio di accesso, dove gli individui venivano disposti in posizione fetale. Di fronte alla estrema scarsezza di documenti offertaci da Pantalica sta quindi la rigogliosa fioritura di Cassibile; è, come detto, un altro insediamento arroccato, come Pantalica, in una posizione fortissima, costituente una vera fortezza naturale. Il maggior nucleo di esso occupava uno sperone roccioso, il Cugno Mola, che si protende al margine dell'altipiano calcareo, e che domina dall'alto la fertile piana costiera a Nord del fiume omonimo e la profonda incassata valle (🚩Cava Grande )link est. in cui esso scorre. La cava grande del Cassibile è una delle meraviglie della Sicilia, un luogo dove contemporaneamente si possono scoprire una natura quasi incontaminata e tracce dell'uomo, sin dal Neolitico.In questa impressionante fenditura del tavolato, inciso dal fiume Cassibile nel suo alto e medio corso, lunga circa dieci chilometri, larga in alcuni punti circa uno e profonda in alcuni tratti fino a circa trecento metri, scorre l'antico Kakyparis Κακύπαρις dei greci, che continua ad erodere con le sue stupende acque cristalline, formando le cosiddette marmitte dei giganti (erosione dovuta ai sassi portati dalla corrente, che ne loro giro vorticoso erodono la roccia formando delle conche circolari) e dei piccoli e profondi laghetti.In tutti gli Iblei, probabilmente, non vi è un altro ambiente di così drammatica e selvaggia bellezza naturale, come il canyon inciso dal fiume Cassibile .


La necropoli di Cassibile comprende circa 2.000 tombe, mentre del centro abitato rimangono solo le fondazioni di un tempietto dorico che continuava in età greca il culto delle divinità polìadi della città preistorica. Le forme vascolari sono in massima parte evidente evoluzione di quelle che erano caratteristiche della facies di 🚩Pantalica Nord. Le fibule bronzee sono quelle ad arco semplice ingrossato, ma più frequentemente con arco a gomito.

La fibula caratteristica di Cassibile è quella con arco piegato a gomito, talvolta formante addirittura un occhio, generalmente molto massiccia e con spillo rettilineo.La fibula ad arco semplice continua, ma in essa l'arco generalmente si ingrossa e si appesantisce.

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Altri insediamenti di questo periodo sono: la Meta Piccola di Lentini, Punta Castelluzzo, che ne era lo scalo marittimo, il vicino Cozzo Carrube, la necropoli di Calcarella, vicino Calascibetta e la vasta necropoli della Madonna del Piano (Mulino della Badia), sita fra Mineo e Grammichele, dove fa la sua prima apparizione in Sicilia il ferro, che doveva essere ancora preziosissimo, se il suo uso è limitato ad oggetti di ornamento personale.

Uno dei fenomeni più appariscenti dell'età di Cassibile è il ritorno della popolazione alla costa e il rigoglioso fiorire di quei centri costieri che erano scomparsi nell'età di Pantalica Nord. Sia a Thapsos che ad Ortigia sono state trovate testimonianze appariscenti della nuova età che ne attestano la rinnovata prosperità. Il ritorno alla costa è senza dubbio in rapporto con una vigorosa ripresa dei commerci transmarini, tale da suscitare un forte richiamo economico. La maggior parte degli oggetti di bronzo che si trovano nelle necropoli siciliane o nei ripostigli dell'età di Cassibile, appartiene a tipi che hanno una larga diffusione nel Mediterraneo, dalla Palestina a Cipro, a Creta, alla Penisola Iberica e fino alla costa atlantica e all'Inghilterra meridionale.